mercoledì 9 marzo 2011

Coliche del neonato e fascia porta bebè

Avete mai sentito parlare delle famigerate coliche gassose del neonato?? Beh, se siete nel numero dei "fortunati" genitori che le hanno conosciute di persona, avete la nostra piena solidarietà! Anche a noi, infatti, è  capitato di avervi a che fare quando la nostra piccola è nata, quasi un anno e mezzo fa oramai... 
Ricordiamo tuttora i primi mesi di vita di Alessandra con tanta gioia, ovviamente, ma anche come uno dei periodi più impegnativi della nostra avventura di genitori e di coppia, proprio a causa delle odiose coliche.
Ma cosa sono le coliche del neonato?? Cito da un recente studio farmacologico  datato 2008: "La colica è definita come un attacco di pianto da evidente dolore addominale dei primi mesi dell'infanzia (dalle prime settimane ai primi sei mesi di vita circa). Si tratta di una condizione comune caratterizzata da estesi e ripetuti periodi di pianto. Un lattante colicoso può avere sintomi che comprendono: pianto eccessivo, uno strillare con tonalità alta, un'irritabilità e un'agitazione parossistica, il viso arrossato, il tirare su le gambe, l'inarcarsi della schiena, lo stringere i pugni, l’espulsione dell’aria, sensazione di addome rigido e la difficoltà di trovare una posizione. Questi episodi, nonostante possano capitare in qualsiasi momento del giorno e della notte, tipicamente iniziano nel tardo pomeriggio o all’inizio della sera". 

E' necessario poi che il neonato, per essere definito colicoso, "stia regolarmente aumentando di peso e stia in buona salute" (fonte: allattiamo.it-coliche).

Quindi si tratterebbe di episodi di pianto di intensità particolarmente violenta,  con caratteristiche ben precise tra cui l'irrigidimento addominale e la ritrazione delle gambine, i quali si manifesterebbero con una certa regolarità nelle ore serali. Già, nelle ore serali... Quando la pediatra ci diagnosticò, con il distacco tipico del medico che ne ha viste tante e tante, che il pianto inconsolabile di nostra figlia altro non era che la manifestazione più eloquente delle colichette del neonato, ci sentimmo un po' impotenti. Soprattutto perchè, a detta stessa della dottoressa, tali coliche erano IRRIMEDIABILI: certo, potevamo attenuare il male della nostra piccola con le goccine di Simeticone da lei prescritte, ma non avremmo potuto eliminarle, sarebbero andate via da sole al massimo tra pochi mesi... Forse sei!!

La prospettiva poco incoraggiante di un altro paio di mesi tra pianti disperati e levatacce notturne non ci aiutava certo ad essere ottimisti... La cosa che più ci scoraggiava era quella rassegnazione commiserata con la quale gli altri si rivolgevano a noi: "tanto non c'è niente da fare, succede, poi passerà da sè quando la bambina crescerà!"


Effettivamente le coliche neonatali a tutt'oggi restano un mistero per la medicina e la ricerca scientifica: per anni si è dibattuto sulle cause di questo disturbo dei lattanti, in particolare si è supposto che fossero dovute alla presenza di gas all'interno dell'intestino, dovuta generalmente all'ingerimento di aria che entra nel biberon, nei bambini allattati artificialmente, oppure alla dieta della mamma che allatta al seno, troppo ricca di alimenti che "fermentano" (Dr. Paul.com ).


Riguardo ai neonati allattati al seno, c'è uno studio di  Jack Newman che prende in considerazione diversi fattori:
- i bambini allattati al seno possono risultare colicosi in quanto ad ogni poppata bevono da entrambe le mammelle; tale comportamento è sbagliato in quanto, offrendo al bambino l'altra mammella senza aspettare che svuoti bene la prima, lo si priva della parte di latte più grassa e quindi più ricca di sostanza. In questo modo "lo stomaco si svuota più rapidamente e una grande quantità di lattosio si riversa nell'intestino", generando la famosa "aria"; 
- l'alimentazione della mamma che allatta può essere ricca di certe proteine (soprattutto proteine del latte), che, passando poi nel latte che viene somministrato al piccolo, possono avere delle ripercussioni negative;
- talvolta il neonato allattato al seno può essere scambiato per colicoso, mentre in realtà soffre per un riflesso di emissione del latte troppo forte (il latte fuoriesce molto violentemente, rallentando poi improvvisamente il flusso: ciò genera rabbia e frustrazione nel bambino, che protesta come se avesse le coliche)

Un'altra possibile spiegazione, più recente, tira in ballo il sistema nervoso centrale e la sua immaturità nel neonato: vi sarebbe una certa ipersensibilità agli stimoli esterni, i quali non riuscirebbero ad essere gestiti propriamente dal cervello, non ancora pronto per tale compito (keep kids healthy. com).

Ma c'è anche un nuovo modo di guardare al fenomeno coliche, tipico di un approccio al bambino sicuramente più olistico e naturale, secondo il quale queste NON ESISTEREBBERO, sarebbero insomma una specie di mito! (cfr. le coliche gassose non esistono-UPPA). In realtà, secondo questa corrente di pensiero, una colica "altro non è che la somma di tanti piccoli problemi e disagi che fanno “bambini che piangono”: niente pianti dovuti ad aria nel pancino (a meno che non si tratti di coliti), tra l'altro la presenza di aria nell'apparato digerente del neonato è normale, data la dieta a base di latte (il lattosio, zucchero principale del latte, fermenta facilmente), niente alimentazione inappropriata della povera mamma... Un neonato definito colicoso è tale perchè "magari è arrabbiato, perché non lo avete preso in braccio (o) magari è ancora scosso perché ha avuto una nascita difficile, magari vuole dare l'opportunità a voi di sfogare le vostre emozioni e piange perché non ha nessun altro strumento a disposizione" (cfr. Bimbo Naturale) Insomma, è normale che un neonato pianga, le cause possono essere molteplici, non dimentichiamo che per nove mesi è stato cullato nel caldo grembo materno, e tutt'a un tratto è stato sbalzato fuori... 
La soluzione?? Armarsi di tanta pazienza, e rassicurare il piccolo, che per stare meglio non ha certo bisogno di essere portato di corsa al Pronto Soccorso per ricevere il trattamento col sondino anale!


Beh, leggere tutto questo non contribuiva però a farci sentire meglio!! Il non sapere a COSA fosse dovuto il pianto disperato di Ale (ogni volta le provavamo tutte, dal massaggino sul pancino, alla ninna nanna, alla tisana alle erbe -sic!-, alle gocce di Simeticone (clinicamente inefficaci, come menzionato nello studio già citato ) ci faceva vacillare nelle nostre convinzioni più salde... Le abbiamo dato anche le famose tisanine, appunto, due genitori paladini dell'allattamento al seno!! 


Tra tanti tentativi, sicuramente il più proficuo è stato quello di utilizzare la fascia porta bebè: appena mettevamo nostra figlia lì dentro, posizione pancia a pancia, cominciava a calmarsi... Piano piano, come per magia, quel pianto incessante si placava... Non potevamo crederci, allora era tutto vero quello che avevamo letto!! Davvero la fascia porta bebè aiutava a far fronte alle coliche, non erano solo belle parole! 
Il contatto, la sensazione di sentirsi contenuta, avvolta stretta stretta alla mamma (funzionava anche col papà, per fortuna!), il rivivere probabilmente una condizione di fusione simile a quella provata nel pancione, per quaranta settimane, era un vero e proprio balsamo, per lei e per noi, devastati da tante notti in bianco!! Certo, c'è da dire che non sempre la "magia" funzionava: il più delle volte Ale riusciva pian pianino a calmarsi, confortata dal contatto e dalla vicinanza con mamma e papà, ma c'erano volte in cui niente sembrava consolarla, e le urla proseguivano per ore... E allora, purtroppo, bisognava solo armarsi di pazienza, e pregare che finisse presto :((


Resta una cosa da chiarire: perchè, prima di approdare alla fascia, ci siamo affidati alla medicina tradizionale, ma anche ai soliti rimedi già "collaudati" da altri, ogni volta pendendo quasi dalle labbra della pediatra, ma anche di persone che ci erano già passate? Eppure la fascia porta bebè era già a casa nostra, bella riposta nell'armadio, però... Perchè non usarla prima??
La verità è che, dopo un paio di tentativi di indossarla con la nostra piccola, avevamo praticamente perso le speranze di ogni futuro utilizzo: Alessandra non sembrava gradirla per niente, quando cercavamo di posizionarla (soprattutto "a culla") erano vive proteste ogni volta!!
Pensammo che forse a lei non piaceva, o che forse non la indossavamo bene (troppo stretta??), o che ancora, la fascia semplicemente era un bluff, non serviva, una spesa inutile insomma!
Beh, meno male che alla fine decidemmo per non rivenderla più, che la tenemmo con noi, perchè si è poi rivelata fondamentale... Ancora oggi, e più che mai, è il regalo che consiglio a tutte le mamme di farsi fare, altro che giochi per la culla, sterilizzatori, passeggini e vari!


Quando decidemmo di ripescare la fascia dall'armadio non ricevemmo soltanto un aiuto per affrontare il problema-coliche, iniziammo anche a vivere da genitori in maniera diversa; per tutto il primo mese di vita della nostra bimba eravamo rimasti confinati accanto alla carrozzina e alla culla, vivevamo praticamente in camera da letto, accorrendo ogni volta che Ale piangeva (cioè spesso!), trascurando il resto della casa... 
La fascia in seguito al felice epilogo delle colichette è diventata nostra compagna di viaggio fedele, ci ha rassicurati e resi più sereni, noi e la piccolina. Con la fascia abbiamo fatto i lavori di casa, siamo usciti, siamo andati per musei, nei parchi, al mare, in montagna... E mentre tutto questo accadeva, ci siamo sentiti più forti e meno soli nel percorrere il cammino di neo-genitori che tanto ci aveva spaventato all'inizio!


E voi?? Avete sperimentato la fascia porta bebè con i vostri piccoli in preda alle colichette?? Raccontateci la vostra esperienza!!

Buon babywearing a tutti!!

16 commenti:

  1. In effetti pare proprio che queste coliche si manifestino solo nei bambini cosiddetti occidentali, ovvero quelli che vivono una nascita ed un accudimento a basso contatto. Nei posti dove portare i figli nella fascia, tenerli in braccio e allattarli a richiesta è una norma sembra proprio che le coliche non esistano. Un ottimo spunto di riflessione! Grazie Annamaria! Mio figlio non ne ha mai sofferto ma ho conosciuto parecchi bambini (anche nati con un parto naturale rispettato) che ne soffrivano, ed in effetti la teoria del mitico dott. Sears si è resa valida: la mia amica aveva un getto di latte velocissimo e la bambina si arrabbiava tantissimo e piangeva forte come fossero coliche. Individuato il problema la soluzione è stata li a portata di mano!

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  2. anche noi niente coliche quindi non so dirti se sia stato merito dell' "alto contatto" o del fatto che secondo noi non è possibile liquidare ogni pianto con un "tanto sono coliche" (e ne ho sentiti tanti). Ho allattato a richiesta ed ho mangiato di tutto tranne latte e derivati (causa allergia) ma secondo me è stato importante anche il fatto che Matteo è nato a 42+3 settimane, quindi il suo intestino ha cominciato a lavorare quando era molto maturo rispetto a quello di altri bambini.

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  3. Beh, in realtà a distanza di tempo (perchè, quando tua figlia piange notte e dì senza dormire nè farti dormire è difficile rimanere lucidi!!) credo che Alessandra soffrisse proprio per il riflesso di emissione troppo forte... O almeno, poteva essere la causa principale! Ricordo che tossiva all'inizio della poppata, ritraendo indietro la testa per il latte che schizzava via fortissimo! Povera... Ma non si trattava solo di questo, alla fine si andavano a sommare una serie di fattori, tra cui sicuramente la nostra inesperienza, e il non esserci potuti confrontare con genitori che la "vedessero come noi". Chi ci vedeva ci diceva che si trattava di COLICHE, sic et simpliciter, e i metodi per provare a venirne fuori erano proprio quelli citati già nel post... Tutti inutili, tranne la fascia (che nessuno ci consigliava, perchè sconosciuta!)
    Beh, proprio grazie alla fascia siamo sopravvissuti... Ora per il secondo saremo sicuramente più "rodati"! ;)

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  4. Ah! Volevo segnalare questo testo, linkatomi da un'amica, Alice di Naturabioallegra: http://www.naturabioallegra.it/index.php/libri-e-riviste/la-prima-ferita.html
    Tocca l'argomento da vicino... ;)

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  5. Ciao, anche per noi tante tante "coliche" con il primo bimbo, impossibili da fare passare pur provandole tutte. Sapevo della fascia come rimedio ottimo per il pianto e le cosiddette coliche ma, davvero, Gabriele non c'è mai voluto stare. Credo fosse la mia inesperienza, la mia ansia, e anche un po' la fascia lunga elastica che non mi ha mai dato la sensazione di essere sicura. Una cosa sola sulle coliche si è rivelata essere vera: sono passate magicamente così come erano venute!!! Ancora oggi mi chiedo che cosa in realtà fossero queste "coliche".... Ciao e grazie come sempre per i preziosi post

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  6. Maddalena! Auguri per il piccolo! Come state? Come si sta comportando il cucciolo?
    State facendo pratica col mei tai? Io approfitterei della stagione ancora fredda per usare la fascia elastica, ricordati di tirarla ben bene, non aver paura che poi dentro il piccolino stia troppo stretto, sennò succede che dopo poco la fascia si allenta (da cui l'impressione che sia poco sicura...). L'inesperienza e l'ansia... Credo che ogni neo mamma ci sia passata! Riprova adesso, non arrenderti! Facci sapere... ;)

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  7. Ciao! La mia bimba ha 28 gg. e soffre di "coliche". L'unico modo per farla calmare è metterla nella fascia nella posizione pancia a pancia. Il problema è che di notte non ne vuole proprio sapere di dormire quindi spesso mi metto a letto con lei nella fascia cercando di non stare completamente sdraiata... che dite la posso tenere tranquillamente lì anche per tante ore? Grazie, Elena

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  8. Ciao Elena, la tua piccola può stare in fascia anche per diverse ore, ma personalmente ti sconsiglierei di farla dormire anche la notte... Non si sa mai, potresti addormentarti anche tu, fare qualche movimento brusco involontario, insomma, potresti farle del male! Hai provato a farla addormentare in fascia per poi sfilarla e metterla nella culla/lettone/porte enfant?

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  9. Questo articolo non l'avevo letto, ma ora mi interessa!!!
    Ieri abbiamo messo Diego per la prima volta in fascia nella posizione a culla: all'inizio sembrava non gradire-anche perchè non sono affatto sicura di averlo messo bene-, poi però si è rilassato...Vorrei provare anche con la posizione pancia a pancia. Ma c'è il tutorial qui?
    Vorrei portarlo di più ma ho ancora i punti che non mi permettono grande agilità e sciltezza dei movimenti.
    Però, quando si sveglia notte e piange così disperatmente e inconsolabilmente che ti strazia l'anima, nonostante i punti e i dolori vorrei provare a metterlo in fascia...magari si rilassa e sta meglio ;)

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    1. ciao francesca!
      arrivo in ritardo, scusami... per iniziare, ecco un video tutorial che mostra come mettere un neonato in fascia ad anelli, pancia a pancia (presto pubblicheremo anche noi un video per questa posizione, molto amata dai piccolissimi :): http://www.youtube.com/watch?v=0ULevBnZGl8&feature=related l'importante è che il bambino sia sempre posizionato bello alto sul corpo della mamma, e ben fasciato naturalmente. fammi sapere come va! in bocca al lupo, e auguroni!

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  10. Scusa non mi sono firmata....
    Francesca e Diego :)

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  11. Con il mio primo figlio ho provato di tutto prima di arrivare alla fascia: gocce, sondino, tisane, cambio mia alimentazione, impacchi semi di lino... poi messo in fascia con gambe a ranocchia bello stretto e su e giù dalle scale tempo mezz'ora si calmava. Con il secondo che ha iniziato le coliche 3gg fa non ho aspettato un secondo a incollarlo in fascia e confermo il successo!
    Ciao
    Euridice

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  12. Ciao, sono una mamma che non ha dormito per due mesi, circa. Ho acquistato un corso su internet, credo il sito fosse www.colicheneonati.it, ma non ne sono certa, perché l'ho preso insieme a mio marito, esperto di computer, dove ho trovato decine di suggerimenti. Molti funzionano. La bimba, dopo soli tre giorni non aveva più problemi. Se può esservi utile...

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  13. ciao sono una mamma di una pizzola di 4 settimane. La fascia elastica l abbiamo comprata a due settimane di vita della piccola perchè vivamente consigliata da un amica ostetrica ma fino ad ora l'ho usata solo per uscire durante il giorno. All'improvviso gli episodi di pianto disperato e di rigurgiti si sono fatti più frequenti ed allora ancora una volta consigliati da un'osteopata che supporta il babywearing ho provato ad usarla anche a casa durante il giorno....beh devo dire che la calma è ritornata in casa: la bimba sta serena nella fascia, non manifesta più attacchi dolorosi di pianto dovuto a coliche o rigurgiti (di cui soffre) e finalmente anche io sono più serena (era uno strazio sentirla piangere in quel modo). Speriamo l'effetto fascia ci accompagni ancora a lungo

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  14. Ciao a tutte...che dire...se non fosse per la fascia penso che sarei impazzita. Nicolo dormiva solo in fascia e per addormentarsi dovevo anche ballare....ora ha 2 anni dorme di giorno nel passeggino perché vuole essere cullato nei risvegli...la notte invece attaccato a me. Secondo la mia esperienza le coliche sono una questione di CARATTERE!!!! baci. Marta

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  15. Ciao a tutte...che dire...se non fosse per la fascia penso che sarei impazzita. Nicolo dormiva solo in fascia e per addormentarsi dovevo anche ballare....ora ha 2 anni dorme di giorno nel passeggino perché vuole essere cullato nei risvegli...la notte invece attaccato a me. Secondo la mia esperienza le coliche sono una questione di CARATTERE!!!! baci. Marta

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