giovedì 20 agosto 2015

Consulente alla pari in allattamento, perchè?

Era da un po' che volevo scrivere questo post, almeno dalla fine di giugno, ma tra le mamme che incontro in consulenza, i bimbi che sono in pausa scolastica e le tanto sospirate vacanze ecco che sono slittata fin qui, nel mezzo di un agosto a tratti torrido, a tratti monsonico! Condivido quindi con voi ora, seppure un po' in ritardo, la gioia per aver finalmente realizzato un progetto cui tenevo particolarmente... Un vero e proprio sogno che alla fine sono riuscita a realizzare: diventare Consulente alla Pari in Allattamento, o per dirla all'inglese "Breastfeeding Peer Counselor"!
Purtroppo c'è ancora il buio totale sulle figure che si occupano di divulgare e sostenere l'allattamento materno, sopratutto dalle mie parti (lo dico per esperienza diretta ahimè), è possibile quindi che l'espressione "consulente alla pari" sia ancora poco nota ai più... Di cosa stiamo parlando quindi? Cos'è una peer counselor? Di che si occupa? Consulente alla pari sta ad indicare una mamma innanzitutto, che partendo per lo più dalla sua esperienza diretta in allattamento al seno, ha scelto poi di formarsi per essere di aiuto e supporto ad altre madri che vogliono allattare ma che possono trovarsi in momenti di difficoltà, per motivi diversi. 

Le aspiranti peer seguono un corso apposito che da loro informazioni e contenuti per offrire sostegno alle neomamme in difficoltà, e chi ci è passata sa che non è così infrequente sentirsi sole in quella che diventa una vera e propria "scelta", e che invece, essendo noi mammiferi, sarebbe la norma biologica, un atto fisiologico che scaturisce dalla gravidanza prima e dal parto poi... Quante mamme incontrate nella mia città, e nel web, lasciate sole, a difendere con le unghie un atto che tempo fa era normale, ed ora appunto "scelta", "moda" e così via! 

Mamme che vorrebbero un aiuto, talvolta disperate perchè allattare provoca loro dolore, ferisce, fa male... Mentre dare il seno al proprio bimbo non deve essere MAI doloroso, se lo è è perchè c'è qualcosa da correggere, da migliorare! Ma tutto questo purtroppo è ignoto ai più, e circolano ancora tante, troppe informazioni errate sull'allattamento a richiesta, come ad esempio dare il seno solo ad orari prestabiliti (che allattamento a richiesta sarebbe? Il seno specie durante i primi tempi si offre ogni volta che il bebè lo richiede, man mano poi si stabilirà naturalmente una certa "regolarità", ma ci vuole del tempo), oppure offrire un seno alla volta per durate predeterminate, ad esempio dieci minuti per seno... Buona regola sarebbe anzi quella di buttar via l'orologio durante le poppate, osservando invece con calma il nostro bambino (prestando attenzione ai movimenti delle guance e della deglutizione, per capire se sta prendendo il nostro latte). Per non parlare dei falsi miti su cosa si può mangiare/bere/fare in allattamento! Alle puerpere vengono vietate cose le più diverse, dai legumi alle spezie, alle verdure e agli ortaggi troppo "saporiti", diciamo così, come cavoli, asparagi... Quando in realtà si può mangiare e bene praticamente tutto, unica raccomandazione ovviamente per l'alcool, ma quella varrebbe in generale anche per chi non allatta!
E insomma, quando si parla di allattamento, ognuno (ognuna, in particolare) diventa esperto, la cosa buffa è che spesso non si ha avuto alcuna esperienza diretta in merito... Dalle nonne, alle suocere, ai mariti e ai compagni stessi, passando per le vicine di casa, le zie, le comari etc, è tutta una sarabanda di consigli non richiesti e di caos e confusioni in cui precipita la neomamma!

In questo primo anno da Consulente del Portare ho incontrato diverse famiglie, ognuna con la sua storia, e diverse hanno avuto problemi con l'allattamento a richiesta... Ragadi, ingorghi, ma anche "soltanto" senso di abbandono, di confusione, bisogno di conforto e di confronto per superare un momento difficile... Avrei tanto voluto avere, in certi momenti, maggiori conoscenze e competenze per dare una mano, spesso la mia esperienza di mamma che ha allattato non è stata sufficiente. 
Ed ecco da dove è partito il bisogno di formarmi come consulente alla pari: per essere di maggior aiuto alle mamme che mi chiamavano per le consulenze e i corsi sul portare, ma non solo... Nei miei sogni, mi piacerebbe divulgare sempre più delle corrette informazioni sull'allattamento al seno,  più ancora mostrando "come-si-fa-ad-allattare", perchè abbiamo tutte un po' perso familiarità con quei gesti legati a questa cosa tanto naturale eppure molto controversa. Le donne che partoriscono non sanno come si allatta, non lo sanno spesso neanche le nonne, le sorelle, le cugine, perchè è una "cosa" che si è fatta sempre meno, negli ultimi 30/40 anni in particolare. Si vedono ancora troppe poche donne che nutrono al petto il proprio bimbo, ecco che quindi chi vuole imparare a farlo (perchè allattare è comunque un comportamento appreso, seppur poggi su basi istintive, innate) non sa letteralmente... Dove guardare! 

C'è molto da lavorare come potete immaginare... Io da oggi cercherò di dare il mio piccolissimo contributo. Sono a disposizione di tutte le mamme della mia città, previo appuntamento, per aiutarle in caso di difficoltà con l'allattamento. In quanto peer presto aiuto in maniera gratuita e volontaria, se avete dubbi o domande potete anche scrivermi... Cercherò di rispondere in tempi brevi, tra una legatura e l'altra, e i compiti e i giochi dei bambini! :)

Buon latte di mamma, buon portare, buona estate a tutti voi!

Il mio attestato da peer, rilasciato dalla mitica Grazia De Fiore!

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